I fiori recisi sono un tocco di bellezza e natura che tutti amano avere in casa. Che si tratti di rose, girasoli, tulipani o un bouquet misto, si vorrebbe sempre mantenere la loro freschezza il più a lungo possibile. La maggior parte dei fiori in acqua riesce a conservare la propria freschezza per circa una settimana, anche se alcune varietà sono più longeve. Le orchidee, ad esempio, arrivano anche a tre settimane e così anche alcune specie di rose.
In ogni caso, è possibile adoperarsi con dei semplici passaggi per conservare più a lungo i fiori recisi e godere per diversi giorni dei loro colori vivi.
Dove posizionare i fiori freschi in casa
La posizione dei fiori recisi in casa è basilare per la loro durata. È necessario evitare di collocarli in prossimità di fonti di calore o in diretta esposizione alla luce del sole, poiché il caldo li farà appassire in fretta. Un trucco utile è quello di lasciarli per qualche ora in balcone o in un posto fresco in modo che il freddo li aiuti a rallentare la fioritura. È bene sapere, però, che i fiori più resistenti agli sbalzi di temperatura sono quelli di stagione, perché vengono coltivati in piena aria invece che in serra, e sono quindi già abituati ai cambi fra caldo e freddo.
Anche le correnti d’aria troppo forti nuocciono ai fiori, perché possono far cadere i petali o sciuparli. Inoltre, bisogna tenerli lontani dalla frutta, soprattutto quella che produce etilene, perché li farebbe deteriorare con più rapidità.
Per quanto riguarda il tipo di vaso per i fiori recisi, è sempre meglio optare per uno opaco anziché trasparente: l’acqua si manterrà meglio a temperatura ambiente e non si dovrà temere che i raggi del sole ne modifichino il pH.
Come tagliare gambo e foglie ai fiori recisi
Quando i fiori recisi arrivano in casa, spesso le estremità dei loro gambi sono già un po’ rovinate e così diviene difficile per loro assorbire acqua e nutrienti in maniera corretta. Per ovviare a questo problema, sarà sufficiente fare un taglio obliquo a 2-3 cm dalla parte guastata o che è diventata un po’ marrone. Se, invece, il gambo è ancora intatto, sarà necessario effettuare il taglio dopo 2-3 giorni. Bisognerà fare attenzione a utilizzare delle lame ben affilate e pulite, così da realizzare un taglio netto che non sfilacci il gambo ed evitare che si depositino batteri nocivi sulle fibre.
Anche le foglie più basse vanno eliminate affinché non rimangano immerse nell’acqua: le foglie a contatto con l’acqua marciscono in fretta e condizionano la salute del fiore.
Cosa mettere nell’acqua per far durare i fiori recisi
Nel proprio habitat naturale, i fiori ricevono dal terreno numerose sostanze nutritive, che però vengono a mancare nella sola immersione in acqua. Tra queste le più importanti sono il fosforo e il potassio, che si trovano con facilità nel compostaggio di ogni casa. Cosa utilizzare, allora, per creare un buon nutrimento per i fiori recisi? Semplice, occorre solo recuperare le bucce di frutti e ortaggi comuni come delle banane, degli avocado e delle patate e seguire questi passaggi:
- Riempire un pentolino con dell’acqua e immergere le bucce;
- Portare l’acqua ad ebollizione;
- Spegnere il fuoco e lasciare riposare il tutto finché non raggiunge la temperatura dell’ambiente;
- Filtrare il liquido e versarlo nel vaso a ogni ricambio dell’acqua.
Le quantità del liquido nutriente variano in base al tipo di acqua presente in casa, ma è bene non esagerare e versarne solo un po’, perché altrimenti si rischia di sortire l’effetto opposto e di “bruciare” i fiori.
Anche il caffè e lo zucchero sono ottimi per rinvigorire i fiori recisi e ne basta solo un cucchiaino da aggiungere all’acqua del vaso. Se, invece, si vuole un effetto antibatterico, è possibile addizionare un cucchiaino di aceto o di candeggina a un litro d’acqua.