Fiori stabilizzati: una bellezza senza tempo

Dillo con un fiore” recita un celebre modo di dire. Ma quanto sarebbe bello se i fiori potessero conservare a lungo il messaggio che custodiscono? Questo accade con i fiori stabilizzati, che hanno rappresentato una vera “rivoluzione” nel settore floreale. Detti anche preserved’, i fiori stabilizzati sono naturali al 100% e, grazie a un particolare processo, possono mantenere la loro bellezza inalterata nel tempo.

Che cosa sono i fiori stabilizzati?

Prima di tutto una precisazione: anche se si parla comunemente di “fiori”, la stabilizzazione è una procedura particolare a cui possono essere sottoposti anche foglie, rami e frutti. Attraverso questo trattamento e l’uso di prodotti appositi, un fiore stabilizzato (e gli altri elementi vegetali) non subisce il suo naturale deterioramento e mantiene a lungo le caratteristiche di quelli appena raccolti.

Come stabilizzare i fiori

La stabilizzazione è una procedura che consiste nel sostituire la linfa vegetale contenuta in fiori e piante con altre sostanze dal potere conservante. Può essere compiuta con modalità differenti ma in ogni caso si svolge attraverso diverse fasi: 

  1. Raccolta del prodotto durante il picco della fioritura per cogliere la sua massima bellezza e durata.
  2. Disidratazione del prodotto (i tempi variano a seconda dei diversi prodotti)
  3. Reidratazione dei prodotti attraverso l’immersione in una soluzione di acqua e glicerina (stabilizzazione per immersione) oppure l’inserimento in vasi riempiti della medesima soluzione (stabilizzazione per assorbimento).

Durante il processo di stabilizzazione, che si porta a termine in circa 3 o 4 settimane, si può procedere anche alla colorazione dei fiori aggiungendo dei pigmenti nella soluzione di acqua e glicerina oppure, eliminando la clorofilla, alla loro sbiancatura, rendendoli bianchi o color crema, due tonalità molto richieste. I fiori sbiancati sono, però, molto delicati perché vengono immersi in sostanze acide e molto aggressive che causano anche la perdita di molto prodotto. Questo accade, in misura leggermente minore, anche nella stabilizzazione ed è la causa del costo più elevato dei fiori stabilizzati rispetto ai fiori freschi recisi.

Differenza con i fiori secchi

Qualcuno potrebbe pensare che i fiori stabilizzati siano simili ai fiori secchi. Non è proprio così. Tra fiori secchi e fiori stabilizzati c’è un grande differenza. Entrambi i prodotti vengono ottenuti attraverso una completa disidratazione, cioè con l’eliminazione della linfa vegetale presente al loro interno, ma nel caso dei fiori essiccati il processo termina senza immettere altre sostanze. I fiori stabilizzati vengono, invece, reidratati con sostanze liquide che preservano, appunto, le loro caratteristiche come se fossero freschi.

I vantaggi dei fiori stabilizzati

Nonostante il prezzo maggiore, i prodotti preserved sono sempre più richiesti. Come si spiega questo grande successo? La risposta sta nei vantaggi che i fiori stabilizzati offrono:

  1. Lunga (anche lunghissima) durata: grazie al processo a cui sono sottoposti possono durare per mesi e – se ben tenuti – anche per anni, conservando la bellezza dei fiori freschi. La durata media dipende anche dalla tipologia dei fiori: alcuni come i ranuncoli o le peonie, già di per sé più delicati, durano all’incirca uno o due anni, altri come le rose stabilizzate – più resistenti – possono durare fino a cinque anni;
  2. Ideali per scopi decorativi: grazie alla loro durata sono perfetti per essere utilizzati nella creazione di composizioni floreali a uso ornamentale;
  3. Non richiedono una particolare manutenzione a differenza dei fiori freschi che, invece, hanno bisogno di più attenzioni;
  4. La loro lunga durata li rende economici: basta, infatti, acquistarli una volta sola per poter godere della loro bellezza per molto tempo.

Come ci si prende cura dei fiori stabilizzati

Per far sì che i fiori stabilizzati mantengano a lungo le loro caratteristiche basta qualche piccolo accorgimento:

  1. Non innaffiare: non necessitano, infatti, delle sostanze nutritive contenute nell’acqua
  2. Non esporre direttamente al sole: con la luce il loro colore tenderebbe a sbiadire
  3. Non bagnare né con acqua corrente, né sotto la pioggia: per pulirli è sufficiente utilizzare un pennello morbido o un phon con un getto non troppo forte di aria fredda
  4. Non posizionare vicino a fonti di calore: per evitare di accelerare il loro naturale deperimento

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